Al convegno CESF, Morelli lancia un appello ai giovani e apre alla formazione dei giovani migranti.
Il presidente di Ance Umbria Albano Morelli è intervenuto a Perugia al convegno intitolato “Edilizia multiculturale. La formazione come strumento per l’inclusione dei migranti nel settore edile”. L’evento è stato organizzato dal CESF – Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione (ente bilaterale costituito da Ance, CNA, Confartigianato Imprese e le Organizzazioni sindacali del settore edile), in collaborazione con l’organismo di coordinamento nazionale FORMEDIL – Ente unico formazione e sicurezza.
Morelli ha posto l’accento sulla mancanza del personale di settore: “È necessaria una ristrutturazione delle imprese. Una ristrutturazione non facile, perché nel frattempo, il settore ha perso appeal verso i lavoratori, ma soprattutto verso i giovani. Il risultato è quello sotto gli occhi di tutti: carenza di maestranze, di geometri, di capicantiere, perfino di ingegneri edili. Ma non solo. Il settore, dal 2008 in poi, ha perso tanti dei suoi protagonisti: imprese, tecnici e, in generale professionisti che in conseguenza della crisi si sono indirizzati verso altri settori che, all’epoca sembravano offrire maggiori sbocchi occupazionali e prospettive di sviluppo. Eppure, guardando ai dati di oggi, possiamo certamente affermare che il contratto collettivo dell’edilizia risulta tra i migliori del comparto industriale e offre molte tutele e garanzie per i lavoratori”.
Il presidente sottolinea poi l’impegno di Ance per i giovani: “Il settore delle costruzioni manca di appeal, i giovani ma anche le famiglie guardano al nostro settore unicamente come ripiego in caso di fallimento di altri obiettivi. Per invertire la tendenza ci stiamo impegnando come Ance per far capire ai giovani quali e quante opportunità concrete e appaganti possa offrire il settore delle costruzioni”.
Sulla manodopera straniera, Morelli ha le idee chiare: “Siamo imprenditori e siamo anche parti sociali, sicuramente dobbiamo guardare oltre il brevissimo periodo e programmare, tutti insieme, il futuro del settore delle costruzioni che io auspico in grande espansione per centrare gli obiettivi green e di infrastrutturazione del territorio, un futuro caratterizzato dalla sostenibilità economica e ambientale, con i cantieri popolati dal ritorno dei nostri giovani e da altrettanti giovani migranti che consapevolmente e in maniera mirata sceglieranno il nostro settore”.
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