Scuola Edile, Ance, Cna, Confartigianato, Lega Coop, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal insieme alle istituzioni penitenziarie per l’inclusione sociale dei detenuti.
Nella mattina del 14 maggio, è stato sancito un importante accordo tra CESF di Perugia, l’Ance Umbria e le altre Associazioni datoriali, Organizzazioni sindacali, Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia “Capanne” e l’UEPE distrettuale di Perugia.
Il Protocollo rappresenta un importante passo verso l’inclusione e la riabilitazione dei detenuti, mediante strumenti formativi che garantiranno poi prospettive professionali utili al loro reinserimento nel tessuto sociale.
Grande soddisfazione è stata espressa da tutte le parti coinvolte nella stesura del testo del Protocollo, che ha visto ANCE Umbria tra i più convinti promotori e fautori sin dall’inizio del progetto.
“Quello di oggi – ha affermato il Presidente Albano Morelli, anche a nome delle altre associazioni datoriali coinvolte – è un risultato importante raggiunto grazie alla lungimiranza e alla disponibilità di tutti i soggetti coinvolti nel Protocollo. Noi imprenditori siamo pronti ad aprire i nostri cantieri, consapevoli di quanto il lavoro sia elemento fondamentale per la dignità della persona. Si tratta di una dimostrazione tangibile di come il comparto delle costruzioni possa essere un agente di cambiamento positivo all’interno della comunità. Vorrei infine esprimere un profondo e sentito ringraziamento al collega imprenditore Salvatore Bartolucci che è stato il tessitore del Protocollo che oggi firmiamo”.
Anche le Istituzioni penitenziarie hanno espresso la loro forte convinzione nella bontà del progetto, che persegue concretamente la piena attuazione dell’articolo 27 della Costituzione, secondo il quale le pene devono tendere alla rieducazione del condannato.
L’accordo è stato sottoscritto da: Antonella Grella, direttrice del Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia “Capanne”, Maria Biondo, direttrice dell’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Perugia, Agostino Giovannini, presidente del Cesf e dai presidenti e segretari delle parti sociali del settore edile: Albano Morelli Ance Umbria, Emanuele Bertini Cna Costruzioni Umbria, Pierangelo Lanini Anaepa Confartigianato Edilizia Umbria, Matteo Ragnacci LegaCoop Produzione e Servizi Umbria, Elisabetta Masciarri Fillea Cgil Umbria, Giuliano Bicchieraro Filca Cisl Umbria e Alessio Panfili Feneal Uil Umbria.
Contestualmente al Protocollo, è stato presentato anche il primo progetto frutto di questa nuova collaborazione. Si tratta dell’iniziativa “Ri-costruire il futuro – progetto per l’integrazione socio-lavorativa dei carcerati”, realizzato dal Cesf con il sostegno di Fondazione Perugia. Lo scopo è quello di realizzare all’interno della struttura carceraria di “Capanne” un primo percorso formativo professionalizzante per operatori edili e favorire il successivo reinserimento lavorativo dei carcerati in imprese edili del territorio.
Nella prima fase del progetto sono stati selezionati 15 detenuti tra quelli in possesso dei requisiti per accedere ai benefici dell’articolo 21, ossia coloro che possono essere autorizzati ad uscire dal carcere durante il giorno per recarsi al lavoro, e soprattutto tra quelli intenzionati a lavorare nel settore delle costruzioni sia durante il periodo di semi-libertà che a fine pena.
Dopo una prima fase di formazione nel laboratorio attrezzato all’interno del complesso penitenziario verrà avviata un’attività, attraverso la formula del “cantiere scuola”, sempre all’interno del carcere. L’inserimento lavorativo verrà realizzato con il fattivo coinvolgimento di Ance Umbria e delle altre Associazioni datoriali.