L’intervista alla presidentessa del Gruppo Giovani di Ance Umbria sul docufilm “L’uovo di Ridolfi” e sull’importanza di temi quali la formazione continua, la sostenibilità, la digitalizzazione e la sicurezza sul lavoro.
Lo scorso 30 aprile si è tenuta la proiezione del docufilm “L’uovo di Ridolfi”, patrocinata da Ance Giovani Umbria e Ance Terni.
Il lungometraggio vede come protagonista la città di Terni e offre uno spaccato sulla ricostruzione del paese umbro nel dopoguerra, sulla base delle indicazioni urbanistiche e dei progetti di tre maestri dell’architettura contemporanea: Mario Ridolfi, Volfango Frankl e Domenico Malagricci.
Per l’occasione abbiamo intervistato Brigitta Santini, presidentessa del Gruppo Giovani di Ance Umbria, la quale ha ricordato l’importanza di Mario Ridolfi citando alcune delle sue opere più note. Santini ha anche sottolineato il valore di questo docufilm, un prodotto cinematografico utile per comprendere il passato, destinato a un ampio pubblico, giovani compresi.
Ridolfi è stato un punto di riferimento per tanti architetti e anche molte imprese in passato. Ritiene che il documentario promosso dalla vostra associazione sulla sua vita possa diventare uno spunto culturale anche per le generazioni più giovani?
Assolutamente sì. Mario Ridolfi è stato uno degli architetti più importanti del ‘900, ha segnato un periodo storico e ha permesso la realizzazione di alcune delle opere più simboliche del secolo scorso. Non a caso i suoi progetti sono stati riconosciuti da Paolo Portoghesi, il quale ha dedicato alcuni numeri della sua rivista Controspazio all’architetto. Non in ultimo, negli anni ‘70 Ridolfi è stato nominato Presidente dell’Accademia San Luca in Roma.
Tra le opere più importanti di Ridolfi e significative del razionalismo italiano vorrei ricordare il Palazzo delle Poste realizzato a Piazza Bologna e le torri INA in viale Etiopia, entrambe a Roma. Simbolo della città di Terni sono, invece, Casa Chitarrini e Casa Luccioni. Di grande rilievo è anche il ciclo delle Marmore che prevede una rielaborazione di forme e materiali di cui fa parte anche Casa Lina, ideata dall’architetto per sé e per la sua famiglia.
Il documentario, promosso dalla nostra associazione, è fondamentale ed è rivolto a tutti, anche i più giovani. Ritengo che per comprendere il presente e proiettarsi nel futuro, progettarlo e costruirlo adeguatamente, sia necessario conoscere il passato. Per citare l’architetto Ignazio Gardella: “Progettare nell’oggi vuol dire rendersi conto che le due dimensioni del tempo non presente – passato e futuro – sono unite da una segreta parentela, di cui il presente è un anello”. Una citazione che ho incontrato durante il mio percorso di studi in ingegneria e architettura e che mi ha colpito molto.
A proposito di giovani, voi di Ance avete organizzato alcuni incontri nelle scuole per parlare del settore di cui fate parte e sensibilizzare chi ancora studia verso questo mondo, in ottica di formazione. Cosa è emerso da questi appuntamenti?
Crediamo che gli incontri nelle scuole siano fondamentali per far conoscere il nostro settore a tutti gli studenti. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di portare in campo l’esperienza e la passione per il nostro lavoro, organizzando incontri nelle scuole secondarie di secondo grado e negli istituti superiori.
In generale c’è stata una risposta molto positiva da parte dei ragazzi. Grande partecipazione è stata riscontrata nelle scuole superiori e, soprattutto, negli istituti tecnici CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio).
Nelle scuole secondarie il nostro settore ha meno appeal rispetto ad altre tipologie di professioni, ma di questo ne eravamo già consapevoli e, probabilmente, ciò è anche dovuto al fatto che è poco conosciuto. È per questo motivo che puntiamo molto sull’orientamento, proprio per far conoscere ai giovani una realtà ricca di stimoli e opportunità.
Cosa pensa dell’aggiornamento e della formazione? Ritiene che siano percorsi dedicati solo agli studenti oppure anche a chi ha già una sua impresa?
Ritengo che la formazione non debba riguardare solo gli studenti e i giovani, ma anche chi ha già un’impresa strutturata. Il nostro settore è in continua evoluzione, quindi per essere competitivi è necessario conoscere, approfondire e rimanere sempre aggiornati.
È un tema molto sentito nel Gruppo Giovani di Ance. Per questo motivo stiamo portando avanti diversi progetti formativi che prevedono il coinvolgimento anche dei senior. L’intento è quello di costruire un percorso di innovazione e ottimizzazione di tempi e risorse.
Quali sono i temi oggi su cui il settore delle costruzioni deve puntare principalmente?
Dal mio punto di vista, i temi su cui il settore delle costruzioni deve porre l’attenzione sono: la sostenibilità, la digitalizzazione, la formazione e la sicurezza. Ambiti strettamente correlati tra di loro.
L’industria delle costruzioni gioca un ruolo fondamentale nella crescita del territorio, migliora la qualità della vita delle persone e risponde alle esigenze della popolazione. Tuttavia, per fare ciò, è necessario utilizzare un approccio sostenibile e orientarci verso un’economia che ponga una maggiore attenzione agli aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.
La digitalizzazione rappresenta, in questo senso, un contributo fondamentale per la sostenibilità, poiché accompagna l’opera lungo tutto il suo ciclo di vita. A partire dalla progettazione fino alla gestione e manutenzione della struttura stessa.
Parallelamente, per governare questo processo di cambiamento e innovazione, sono necessarie elevate competenze che ci consentano di affrontare le sfide del nostro settore. Queste abilità devono riguardare l’intero ambito delle costruzioni, dagli imprenditori fino ai lavoratori, proprio per creare dei team altamente qualificati.
Un aiuto concreto, a tal proposito, ci viene fornito dalle scuole edili che quotidianamente organizzano corsi di formazione al fine di garantire elevate capacità lavorative degli operai e una crescente attenzione sui temi della sicurezza.
La sicurezza sul lavoro, per l’appunto, è un altro dei temi fondamentali da portare avanti e che il gruppo di Ance Giovani ha a cuore. Tutti gli imprenditori devono assicurare le misure organizzative, preventive e protettive necessarie a garantire la salute e salvaguardia della vita dei lavoratori.
In quest’ottica, formazione, informazione e addestramento svolgono un ruolo fondamentale per un futuro in cui qualità, responsabilità e formazione siano i valori trainanti.